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Nel corridoio di raccordo verso il Battistero, si nota chiaramente il punto d’innesto tra la manica di collegamento con il Battistero stesso e la cappella laterale che con la corrispondente Cappella Avogadro costituiva l’originario transetto della pianta a croce latina.

La prima figura, a destra, rappresenta Santo Stefano: ben conservata e di ottimo livello qualitativo, forse più tardo (secolo XV?)

La seconda scena, con una semplice cornice a fascia, rappresenta San Francesco che riceve le stigmate da un Crocefisso alato, incombente su una chiesa di grandi dimensioni che a qualcuno ricorda nelle caratteristiche del campanile le doppie torri del Duomo di Ivrea.

Secondo una certa scuola di pensiero potrebbe essere attribuibile a Giacomino di Ivrea, operante sia a Ivrea che in Valle d’Aosta alla fine del XV secolo.

Adorazione dei Magi
Adorazione dei Magi

La stessa attribuzione, non da tutti accettata, vale anche per la successiva Adorazione dei Magi, caratterizzata da un tentativo di prospettiva, una cura dell’ornato e un realistico recinto per gli animali di rami intrecciati. Si fa notare agli angoli della cornice la decorazione a forma di gigli.